Get Back I Beatles e il lavorare in gruppo

Mi sto felicemente perdendo nel documentario sull’ultimo disco dei Beatles. Un manuale perfetto per creare capolavori. Get Back per lavorare in gruppo. E ci sto trovando tante similitudini con il processo creativo che stiamo facendo da quarant’anni con la Banda Osiris. Sincerità, lavoro duro, intenso e concentrato. Un’artigianalità paziente. Quanto vorrei potesse succedere a tutti quelli che lavorano in gruppo. Come un gioco che gioiosamente si ripete. Isn’y it a pity? Parlare dei Beatles non è facile. Tutti li abbiamo ascoltati gustati suonati. Ricchi, complessi. Difficili da suonare, sempre in loro c’è una sorpresa un accordo che non ti aspetti Quello che mi ha sempre stupito e mi stupisce ancora sono la quantità innumerevole di fotografie, belle, sono tutte belle le foto dei Beatles, una piû di quell’altra, e sempre diverse. Hanno sempre capito che la comunicazione di se stessi al di fuori del prodotto principale (il fare musica) è la differenza. E farlo con gioia, essendo se stessi, mettendo in gioco se stessi, scoprendo sempre qualcosa di nuovo di se stessi. Coinvolgendosi fino al midollo. È un caso che anche il gruppo di cui faccio parte sia di quattro persone che amano sconvolgere la musica, crearsi situazioni fotografiche sempre nuove, e lavorare insieme sempre come un vero collettivo. Anche se in una dimensione infinitesimale. E le modalità creative gestionali sono comuni. Vi parleró di tutto questo tra poco. Get back i beatles e il lavorare in gruppo.

Fasciature, le garze, stropicci e altri segni

Alle ore 20,30 première Youtube sul canale bit.ly/robertocarloneyoutube.

Sotto le garze ci sono stropicci e altri segni. Quando si tolgono le fasciature si rivelano sorprese. Nascondono e proteggono, a volte rivelano. Stringono e ingabbiano. A ben conoscerle le garze si trasformano in seta, le ferite rinascono. Allora è possibile ogni cambiamento e le ferite aperte possono diventare ali. Un viaggio attraverso le coperture di Christo, la bellezza di Mapplethorpe, gli strappi della vita di Francesca Woodman, le mine di Giles Duley e la redenzione delle garze della Fracci raccontate da Lucia Baldini. Sempre fotografie e racconto legata dalla musica dal vivo.

Un concerto in montagna

Malga Molvine – La giusta distanza 

Sospesi sopra le montagne. Una sensazione simile al volare. Suonando.

Di un titolo dovremmo farne un motto per ogni fatto, azione, sentimento. Senza perdere il coinvolgimento.

Fotografia di Arcangelo Piai.

La newsletter di fine giugno

ESTATE

Dove ci porta questa splendida stagione?

L’estate mi dà soddisfazione non lo nego. Ci porta più in uno stato di vacanza. E’ come se fosse un periodo di vita ideale, di un tempo, finalmente, da trascorrere beati. Il grano fotografato in apertura è un’immagine ideale. Che ne dite? La natura che esplode, che si esprime al suo massimo livello.
Questa settimana appena trascorsa mi ha portato in val d’Orcia.Vi porto un poco insieme a me.
Ho pubblicato un’altra foto su Facebook che è stata molto gettonata. Quasi al tramonto sulla via del ritorno. Il sentiero tracciato dai mezzi meccanici invitava proprio ad entrarci dentro. La foto è stata scattata dal cellulare che sembra proprio risentire della calura di quel fine pomeriggio, l’autofocus si è lasciato ingannare e devo dire che il risultato rende molto un senso pittorico che, anche se non tra i miei favoriti, soddisfa e rende l’dea. A volte gli errori vengono tanto in aiuto.

Vi confesso che è da un poco di tempo che sto pensando di fare una serie di video su come migliorare le foto fatte con il cellulare, almeno quello che ho imparato in questi anni. Siamo circondati da “giocattoli” da cui potremmo trarre il meglio e che sottosfruttiamo. Presto mi cimenterò sperando che questo vi possa aiutare.

Il video in diretta che ora è su Youtube dal titolo “Strade” è visibile a tutti e vi consiglio di guardarlo. E’ più breve di tutti gli altri e prende le mosse da Jack London e il suo libro “La strada”, per poi presentarvi un personaggio interessantissimo, un fotografo tra i miei preferiti, Jordan Verdin che ha fatto della strada una missione arrivando a creare un servizio di docce itineranti per i senzatetto di San Diego. Questa è la strada che mi affascina, che ci arricchisce e crea unità tra il fotografo e la sua essenza. Ve lo ripropongo e vi invito nuovamente a guardarlo.

Mercoledì è uscito il nuovo episodio del podcast delle avventure di Rugamastra. Anche qui vi suggerisco di ascoltarlo: due minuti e mezzo di racconto surreale che vi renderà l’estate più fresca. Stateci però attenti perchè crea dipendenza. Il titolo è :”Il lampadario“.

Ora vado a preparare le prossima diretta che sarà un omaggio all’Estate. Partirò dalle mie foto come sempre  per poi portarvi ad altre foto di grandi fotografi, quelli veri e stimolanti. L’appuntamento è su Youtube sul mio canale, se vi iscrivete riceverete in automatico la notifica ogniqualvolta pubblicherò un nuovo video. Prometto che dureranno una ventina di minuti e saranno molto freschi.

Con la Banda Osiris abbiamo ripreso ad esibirci nelle varie piazze italiane, è un piacere enorme, una soddisfazione. Vi lascio un collegamento per scoprire dove ci hanno invitato: il calendario.

Per chiudere prima dei saluti vi mostro un foto di Bagno Vignoni. La piazza del paese è la grande vasca di acqua con l’acqua bollente, un posto magico ed affascinante.

Vi saluto e vi auguro buona Estate.

ciao,

roberto

Bagno Vignoni

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Strade

Le strade. Tra racconto e fotografia come sempre, un viaggio che attraversa America, Europa passando per Jack London senza tralasciare l’Italia di Tano D’amico. Un’idea di fotografia nella strada, con un coinvolgimento umano, personale e sociale. Per parlare della strada bisogna essere nella strada. Insomma quella che vediamo qui è una fotografia utile. Un viaggio molto parziale ma nuovo e diverso, come sempre un poco eretico.

Se ti interessano altre puntate delle dirette le puoi trovare cliccando sul bottone qui sotto. Quello arancione.

Rugamastra – episodio 4 “Il treno”

Non trovo più il treno!
E’ impossibile, lei non è il presidente delle ferrovie dello stato?
Rugamastra si precipita per aiutare il sig. Saltrati, riuscirà anche questa volta a risolvere questa intricata faccenda? Il podcast più surreale dell’estate continua.
Voce, testi, musiche by Roberto Carlone.

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Rugamastra – episodio 3 “Il latte”

Non trovo più la bottiglia del latte!
Cosa gli era successo, qualcuno l’aveva nascosta? chi era stato e perchè?
Rugamastra in un nuovo episodio. Riuscirà ad aiutare il sig. Saltrati?
Voce, testi, musiche by Roberto Carlone.

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Radio

La Radio nelle fotografie, diretta facebook: Jimi Hendrix, radio Alice, Orson Welles e gli studi dove sono stato. E naturalmente Rugamastra il mio podcast neonato. Un viaggio fotografico all’interno della radio, curiosità, analisi, segreti.

La fisicità e la radio. La sua evoluzione. Dalle radio ribelli a quelle commerciali. Il mondo fantastico in cui ci proiettano, essere in un altrove perchè nessuno guarda. Rumori, suoni e voci.

Rugamastra – episodio 2 “Le scarpe”

Non trovo più le scarpe!
Cosa gli era successo? Non era possibile perderle.
Rugamastra come sempre in aiuto del sig. Saltrati.
Voce, musiche, testi di Roberto Carlone
Il secondo episodio della serie podcast più stralunata di sempre!

 

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