“Non mi devi parlare di altre cose, mi devi parlare di te” #07
Ore 7,02
E’ lì da giorni anche se parrebbe nuova. Una bicicletta abbandonata, verde brillante. La chiave dimenticata o forse semplicemente parcheggiata, ma in quel modo, in quel posto genera inquietudine. E’ una strada sterrata, i condomini a fianco sono separati da una rete, nessuno la lascerebbe lì neanche per fare un saluto ad un amico. Fa pensare a qualcosa di spiacevole. Un imprevisto, un malore. Comunque strano.
Dobbiamo riempire dei vuoti, dei silenzi. Sempre. Farci delle domande. Sono dei puntini di sospensione. Non è pettegolezzo, a volte interessarsi dei fatti altrui puó essere di aiuto, oggi è pensare che c’è qualcosa che non va bene, che c’è stato un intoppo. E che forse nessuno è riuscito a risolverlo.
Forse fra dieci anni sarà ancora lì, arrugginita, accasciata senza ruote. Senza sella che l’avrà presa qualcun altro.
Qualcuno, forse uno e non di più, racconterà un giorno ai nipoti o tra le chiacchiere del bar di una persona che improvvisamente se n’è andata lasciando lì la bicicletta, chiusa.