“Non parlarmi di altre cose, parlami di te” #25
ore 7,28 allenamento.
Qui di tempo ne è passato. Tanto. Abbandono al parco. Tante promesse di novità. Invece ancora vince il provvisorio. E’ una forma mentale il provvisorio. Piega. E’ figlio del non progetto. Allora forzo la fotografia. Questa è la città che non vorrei. Ovunque fossi.
L’idea collettiva di una città che funziona, che è sempre presente, che è in fermento. Che è di tutti e costruisce il bene per tutti.
E diventa il ricettacolo di frasi senza senso scritte sui muri, urlate per nessuno. Solo perchè si avverte il male su di sè e lo si comunica ai proprii simili.
Anche le piante seppur resistendo subiscono e vorrebbero andarsene. L’oblio genera altro oblio.