I cipressi sventrati

un gruppo di cipressi quello davanti è sventrato

“Non mi devi parlare di altere cose, mi devi parlare di te” #10

ore 7,23

Sono dei cipressi sventrati quelli che vedo stamattina correndo nel parco. Per rispettare le regole che mi sono imposto devo scattare con il cellulare uno scatto solo e non metterci più di tre secondi prima che la voce del programma di allenamento termini la sua frasetta dove mi indica che sono entrato in pausa. Almeno mi sveltisco a comporre un’immagine gradevole, indago su che cosa il mio occhio normale si è concentrato, cosa volevo far risaltare che valesse la pena di fare una fermata. Allora scatto.

E scopro che questi alberi, questo gruppo di alberi visto dalla parte opposta sarebbe normale, nel senso che ci farebbero una bella figura, sembrerebbero interi. E riflettendo su questo mi rendo conto che sono una quinta, una finzione scenografica, sono piatti. Dietro non c’è niente non c’è quell’imperfezione violenta. L’altro lato delle cose, la finzione.

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