Senza francobollo 15 – La dispensa nella foresta

Ciao a tutte e tutti.

Bentrovate bentrovati alla blogletter settimanale di Roberto Carlone. Senza francobollo numero 15. Venerdì 28 ottobre 2022.

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Passeggiata nella foresta con il pretesto del foliage, e quale pretesto. Una giornata intera nel Parco Nazionale delle foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna. Da prato alla Penna al rifugio di Fangacci. Vi porto un poco con me in questa meraviglia della natura.

Dicono sia un tratto tra i più belli da percorrere a fine ottobre. Uno va a fare una passeggiata e fa scorta di ossigeno, viste, fotografie, speranza e poi le mette tutte in dispensa per i giorni bui a venire. Si riconnette con il mondo, con se stesso, capisce e si immerge nella vastità e nel mistero più profondo.

Oltre che a mantenere il corpo in movimento perfetto allineandosi con il ritmo dettato dal terreno salite e discese incluse.

Lo dice David Le Breton nel sui libro “Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza

“Il camminatore può far cadere le sue eventuali maschere, perché sui sentieri nessuno si aspetta che interpreti un personaggio. E’ anonimo, senza altro impegno oltre a quello di vivere l’istante che viene, di cui lui stesso decide la natura. Il cammino è un esperienza provvisoria di assenza di gravità delle esigenze della vita collettiva”.

Uh! Devo dire che al ritorno il tratto in salita bello ripido ha attivato tutta la forza di gravità, altro che assenza. Per fortuna che avevo due macchina fotografiche che mi “obbligavano” a piacevoli soste per ascoltare ed immergersi e in quella solennità silenziosa, per capire i giochi di luce, i colori imperanti, le sfumature sottili per restituirle in fotografie dopo averle fatte passare al vaglio dell’artista che si risveglia inevitabilmente in noi. Scatti meditati, scelti. La bellezza del scegliere. E scegliere quello che più ci tocca, quello che ci suggerisce un tronco o un mucchietto di foglie.

E fare lo slalom tra i tronchi con lo sguardo che cerca un orizzonte, oppure lo slancio verso i cieli.

 E scattare anche in bianco e nero per cercare segni, disegni, forme, linee, intrecci. Leggerezze.

Non solo un alfabeto da decifrare ma un romanzo o una sinfonia.

La natura vince e pensando a quei luoghi adesso sapere che sono lì soli, soli nella luce o nella notte, vivi e fermi, monumenti. Qull’albero che mi si è offerto allo sguardo, quel muschio o la miriade di funghi, sono adesso là a parlare al mondo, a essere a diffondere confusione e bellezza, trasformazione in una festa i colori che dura pochi 


Questa settimana ho pubblicato “Una caffettiera nell’universo

sul Canale YouTube, pare sia piaciuto moltissimo ha fatto il record di visualizzazioni da quando ho cominciato a pubblicare.

Cosa ci sta a fare una caffettiera nell’universo? Ecco sono partito dalla canzone dei Beatles “Across The Universe” e ho giocato con piccolo nuovi esperimenti visuali, gravità quantistica e sanscrito. L’esperimento è stato inserire un frammento di un immagine creata on l’Intelligenza Artificiale, un pianeta rosso rotolante nel nero. L’intelligenza artificiale ci permette delle cose, ci fa risparmiare tempo e se la si riesce a domare per i nostri desideri e necessità è di grande aiuto, diciamo che è una mano in più per questo autarchia-autismo, prolunga di noi stessi per espandere i propri limiti e creare in autonomia. Ho anche suonato tanto, più del solito, sto cominciando a prendere confidenza anche con questa parte, e mi diverto perdendomi in improvvisazioni lunghissime che fortunatamente taglio. I capitoli in cui è suddiviso il video parlano della storia, della canzone, dell’universo e si chiudono con la domanda, quella con la D maiuscola. Niente spoiler, andate a guardare il video, appena finito di gustarvi questa newsletter.


Domenica passata sono stato a FotoAntiquaria, una mostra mercato scambio di macchine fotografie d’epoca. E non ho resistito e mi sono preso un gioiellino. Una Rollei 35 TE. Una macchina fotografica a pellicola che è un gioiellino. Anno di nascita 1961. Corredata con il top della tecnica e della meccanica, che tuttora è ineguagliabile. Microscopica. Praticamente una macchina costruita intorno alla pellicola 35 mm. La usavano Stanley Kubrik, Andy Warhol, Kurt Diemberger, Luke Wilson nel film di Wes Anderson e la Regina Elisabetta che la portava sempre con sé nei suoi viaggi.

 

Per chi fosse incuriosito vi lascio un link di un bellissimo articolo di Stampa Analogica


Per il futuro vi dico che sto girando per le città di notte che sto preparando un nuovo video con un tema urbano. Tinte forti e bianco e nero strong. E poi che sta per arrivare un evento live, uno dei miei spettacoli on line, la data prevista sarà con due repliche nella settimana centrale di Novembre.


Dalla prossima newsletter cambierà il server di sostegno della blogletter e ci sarà la migrazione verso Substack, una piattaforma formidabile di notizie, quindi cambio di impaginazione e una interfaccia un poco più social e aperta. Mi sa che farò un test in beta già con questa. Se volete dare un occhiata c’è il link in descrizione XXXX


LA musica la musica la musica che vi consiglio questa settimana sono i The Cure con “A Forest”

Vieni più vicino e guarda, guarda dentro gli alberi, trova la ragazza, mentre puoi vieni più vicino e guarda, guarda nell’oscurità, segui i tuoi occhi, segui i tuoi occhi

Vi saluto e vi lascio un bacio,

Ciao

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